Secondo una nuova analisi di Euromonitor, il mercato globale dei vapes illegali ha raggiunto livelli senza precedenti, alimentati dall’inasprimento delle restrizioni e dai veri e propri divieti in molti paesi.
Le vendite illegali di vape elettronico sono aumentate del 7% lo scorso anno, raggiungendo circa 605 miliardi di prodotti, pari a ben tre quarti del mercato globale. La società di ricerca prevede un ulteriore aumento del 10% quest’anno.
I vapes usa e getta sono in aumento
I vapes monouso sono uno dei principali motori dell’aumento. Il rapporto ha rilevato che l’89% dei vapes monouso venduti in tutto il mondo sono illeciti, il che equivale a circa 235 miliardi di stick.
Paesi come il Regno Unito, la Francia, l’India, l’Australia, Singapore e la Tailandia hanno introdotto divieti sui vapes usa e getta, soprattutto per motivi ambientali e di salute. Ma sembra che queste misure stiano involontariamente alimentando il commercio clandestino, che oggi ha un valore stimato di 47 miliardi di dollari.
Erwin Henriquez, responsabile del settore nicotina di Euromonitor, ha dichiarato: “Il principale fattore alla base della crescita del mercato illecito è una combinazione di quadri giuridici eccessivamente restrittivi che creano una marcata disparità tra prodotti conformi e non conformi, un’applicazione insufficiente delle norme e un divario di valore che porta i consumatori a optare per prodotti illeciti che sono più convenienti e abbordabili.”
Il rapporto avverte che le vendite illecite di vape sono ormai pari alle vendite illecite di sigarette. Circa il 71% dei prodotti illeciti da svapo sono venduti in mercati regolamentati, il che rende l’applicazione della legge ancora più difficile.
Rischi per i consumatori di vape
Il rapporto avverte che i rischi per i consumatori di prodotti non regolamentati stanno aumentando. Alcuni studi hanno scoperto che alcuni vapes illegali contengono livelli di nicotina superiori a quelli indicati sull’etichetta, metalli tossici come piombo, nichel e cromo e sostanze carboniliche cancerogene.
Nonostante queste preoccupazioni, molti utenti non riescono a capire se i prodotti che acquistano sono conformi.
“I consumatori e i rivenditori sono ancora poco consapevoli dei prodotti illeciti di e-vapour”, afferma Euromonitor. “Molti non sono in grado di distinguere le offerte di prodotti legali da quelle illegali o non conformi, soprattutto in termini di sicurezza del prodotto, conformità normativa e legittimità del mercato”.
Il rapporto evidenzia come le piattaforme online stiano alimentando l’accesso, con l’e-commerce e i social media che rendono semplice per i consumatori ordinare dispositivi non conformi, spesso spediti oltre confine.
“I governi e gli operatori del settore devono lavorare per aumentare la consapevolezza del commercio illecito, come è stato fatto con le sigarette illecite”, ha dichiarato Euromonitor.
La presenza di vape illegali supera l’80% in Nord America, America Latina, Medio Oriente, Africa e Asia Pacifico. L’Europa occidentale rimane l’eccezione, con una presenza minore ma una crescente pressione legislativa che potrebbe spingere gli utenti verso i prodotti illegali.
Henriquez ha sottolineato la necessità di un equilibrio nella regolamentazione, affermando che: “Molti consumatori sono attratti dal mercato illegale in cerca di convenienza e controllo sulla loro esperienza di vaping”, ha dichiarato. “È essenziale trovare un equilibrio nelle normative per incoraggiare l’uso appropriato di prodotti legali a rischio ridotto”.
