Il vice primo ministro del Belgio ed ex ministro della Salute Franck Vandenbroucke terrà un seminario in livestreaming sui nuovi prodotti a base di nicotina, con particolare attenzione al vaping, durante la conferenza biennale dell’OMS sul controllo del tabacco che si terrà a novembre.
Secondo i documenti visionati da Clearing the Air e confermati da alcune fonti, il veterano politico socialista inviterà i ministri di tutto il mondo a partecipare al livestream. Non è chiaro quale ruolo avranno, se lo avranno, i consumatori o il pubblico in generale.
Vandenbroucke ha già definito il vaping “un prodotto malsano e pericoloso che deve essere eliminato dal mondo”.
Tasso di fumo stagnante
Nonostante alcune delle misure di controllo del tabacco più incisive in Europa – come l’obbligo di un imballaggio trasparente per le sigarette e il divieto di fumare in ambienti chiusi – il tasso di fumo in Belgio è rimasto fermo a circa il 21%, secondo l’Europbarometro.
L’ente di controllo della salute pubblica del paese , Sciensano, ha dichiarato che nel 2023 il paese non riuscirà a raggiungere gli obiettivi di riduzione del fumo senza nuove politiche.
Ma le uniche nuove politiche attuate da allora non riguardano le sigarette: i sacchetti di nicotina sono stati vietati nel 2023 e i vapes usa e getta nel 2025. Non ci sono prove che il divieto di prodotti che non sono sigarette sia efficace nel ridurre il consumo di sigarette.
Un mercato nero fiorente
Le nuove leggi hanno creato un fiorente mercato nero per entrambi i prodotti. Un recente sondaggio ha rilevato che circa il 40% dei negozi continua a vendere prodotti usa e getta nonostante il divieto nazionale.
Un’indagine separata del Brussels Times ha scoperto che le buste sono ancora ampiamente disponibili anche un anno dopo l’applicazione del divieto.
“Ogni negozio li ha, li hanno semplicemente messi lì”, ha detto un negoziante al Brussels Times, indicando uno scaffale in basso dietro il bancone.
“Siamo stufi di essere stigmatizzati: siamo ex fumatori, non criminali”, ha dichiarato Dany MIchel del gruppo di consumatori belga FeBeVa. “Il vaping ci ha fatto abbandonare il tabacco, siamo migliori. I ministri dovrebbero prendere decisioni basate sui fattori di rischio, non sull’ideologia”.
