I paesi membri dell’Unione Europea (UE) sono soggetti a regole sul vaping dal maggio 2016.
La Direttiva sui prodotti del tabacco stabilisce i requisiti di sicurezza e qualità per i vapes, in particolare per quelli ad alta concentrazione e quantità di nicotina.
Tuttavia, la direttiva non vieta del tutto i vapes e i paesi membri sono liberi di stabilire le proprie regole sulla vendita e sull’uso di questi prodotti. Negli ultimi anni, le nuove normative sui vapes nei singoli Paesi si sono susseguite a ritmo serrato.
Qui di seguito riportiamo cinque paesi dell’UE con alcune delle leggi più dure contro il fumo.
Ungheria
L’Ungheria ha leggi severe sul vaping e sul fumo nei luoghi pubblici. È illegale svapare in qualsiasi luogo in cui non sia consentito fumare. Chiunque venga sorpreso a infrangere le leggi sul fumo e sul vaping in Ungheria può incorrere in una multa da 20.000 a 50.000 fiorini ungheresi (da 50 a 130 euro).
Anche le leggi sulla pubblicità sono severe: i prodotti per il fumo e il vaping sono vietati su giornali e riviste locali, in TV e alla radio, sui cartelloni pubblicitari e persino su internet.
In Ungheria vige il divieto assoluto di vendita di e-liquid aromatizzati e si possono acquistare solo vapes al gusto di tabacco.
Spagna
In Spagna sono state recentemente annunciate nuove leggi che inaspriscono le restrizioni sullo svapo e mettono i vapers in linea con i fumatori tradizionali.
Oltre al divieto di fumare o svapare negli spazi pubblici interni, sono previste multe fino a 2.000 euro per chi fuma o svapa sui mezzi di trasporto pubblico e in alcuni luoghi all’aperto, tra cui alcune spiagge.
La Spagna è stata a lungo uno dei paesi più economici per l’acquisto di sigarette, ma la situazione è destinata a cambiare con le nuove norme, che prevedono un aumento dei prezzi.
Grecia
La legislazione greca prevede che i vapes siano soggetti alle stesse regole delle sigarette a combustione. Ciò include il divieto di fumare negli spazi pubblici e sui mezzi di trasporto.
Sono state introdotte nuove leggi per impedire alle aziende di sfruttare le scappatoie delle norme sul fumo.
Molti ristoranti, bar e caffetterie con tettoie o barriere protettive che possono ancora essere considerati spazi all’aperto rientreranno nel divieto di fumo/vapore, con multe salate per gli esercizi commerciali che violano queste leggi.
La Grecia ha anche una serie di norme per prevenire il fumo passivo tra i bambini, tra cui il divieto di fumare o svapare negli stadi all’aperto frequentati da minori. È prevista anche una multa di 1.500 euro per chi viene trovato a fumare o a svapare in un veicolo privato in cui si trovano minori di 18 anni.
Italia
Lo scorso anno, Italia ha annunciato nuove misure contro il fumo e il vaping. Esse includono il divieto di vaping in ambienti chiusi, il divieto di fumare in luoghi all’aperto e ulteriori piani per estendere il divieto di pubblicità su tutti i prodotti a base di nicotina.
Esistono anche diverse restrizioni regionali per quanto riguarda il fumo e il vaping. A Milano è vietato fumare o fumare alle fermate degli autobus, mentre la spiaggia di Bibione a Venezia è stata la prima a vietare il fumo. A Torino è vietato fumare e svapare all’aperto a meno che le persone non si trovino ad almeno cinque metri di distanza.
Francia
Il divieto di utilizzo dei vapes usa e getta in Francia dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2024. Il disegno di legge è stato approvato con l’obiettivo di contrastare l’aumento del vaping tra i giovani.
Attualmente non è possibile acquistare e-liquid con una gradazione di nicotina superiore a 20 mg, né un serbatoio o un vape usa e getta con una capacità di e-liquid superiore a 2 ml.
Belgio
In Belgio, i vapes usa e getta saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2025. I vapes con cartucce ricaricabili non rientrano nel divieto.
Il vaping o il fumo in un veicolo con una persona di età inferiore ai 18 anni è vietato dal 2019.
