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UK Vape Bill

La spinta del governo britannico a creare una “generazione senza fumo” sta affrontando sfide importanti, sia nei tribunali che nelle strade.

Un potenziale scontro legale in Irlanda del Nord minaccia di far deragliare le nuove leggi sul tabacco a livello nazionale, mentre nuovi dati mostrano che l’uso del vape usa e getta rimane diffuso nonostante sia stato vietato.

Un nuovo rapporto del rivenditore online di nicotina Haypp rivela che il 62,5% dei vapers del Regno Unito utilizza ancora prodotti usa e getta, con un aumento all’82% tra i giovani tra i 25 e i 34 anni. Ancora più sorprendente è il fatto che il 35% degli utilizzatori di prodotti usa e getta dichiara di continuare ad acquistarli, nonostante gli sforzi del governo per eliminarli.

“I dati del nostro ultimo rapporto dimostrano chiaramente che il divieto di utilizzo dei vape usa e getta non sta funzionando come ci si aspettava”, ha dichiarato Markus Lindblad, responsabile degli affari esterni di Haypp. “Uno sconcertante 62,5% dei vapers continua a utilizzare questi dispositivi illegali”.

Blackmarket colma il vuoto

Lo studio ha rilevato che il 55% dei vapers acquista i prodotti nei negozi all’angolo, il 37% presso i rivenditori specializzati in vape e il 24% nei supermercati.

Mentre la maggior parte (78,5%) degli utenti usa e getta dichiara di affidarsi alle scorte acquistate prima del divieto, gli esperti suggeriscono che un significativo mercato nero sta ora riempiendo il vuoto lasciato dai rivenditori legittimi.

Gli esperti di riduzione del danno da tabacco affermano che l’esperienza in Europa dimostra che i divieti e le restrizioni spesso spingono i consumatori verso prodotti non regolamentati e non sicuri, anziché allontanarli del tutto dalla nicotina. Molti specialisti della salute pubblica hanno sostenuto che una regolamentazione responsabile, piuttosto che un divieto, è un modo più efficace per ridurre i tassi di fumo e mantenere gli standard di sicurezza nel settore del vaping.

Lindblad ha avvertito che l’aumento dei prodotti illeciti indica “un mercato nero molto attivo che sarà molto difficile da controllare” e ha dichiarato che il sistema di licenze al dettaglio proposto dal governo per i prodotti a base di nicotina e tabacco è “una mossa gradita e necessaria” per sostenere i venditori responsabili.

Blocco legale in Irlanda del Nord

I risultati di Haypp coincidono con la crescente incertezza sul futuro del Tobacco and Vapes Bill del Regno Unito, che mira a vietare la vendita di tabacco a chiunque sia nato dopo il 1° gennaio 2009. Sebbene la misura sia stata pensata per rendere il Regno Unito “libero dal fumo”, potrebbe non essere applicabile in tutto il paese.

L’ex procuratore generale dell’Irlanda del Nord John Larkin KC ha avvertito che l’estensione della legislazione all’Irlanda del Nord potrebbe violare il Windsor Framework, l’accordo post-Brexit che mantiene l’Irlanda del Nord allineata con alcune leggi dell’UE.

Nella consulenza legale preparata per l’Associazione dei Produttori di Tabacco, Larkin ha descritto il quadro normativo come “un ostacolo insuperabile all’effettiva attuazione” del divieto di fumo in Irlanda del Nord.

Ha affermato che il Parlamento “non è semplicemente libero di legiferare in modo efficace in quelle aree politiche in cui il diritto dell’UE prevale ancora”, osservando che il diritto dell’UE non consente di vietare completamente la vendita di tabacco.

Il governo difende il piano per tutto il Regno Unito

Nonostante questi avvertimenti, il Segretario per l’Irlanda del Nord Hilary Benn ha dichiarato ai parlamentari che “il governo intende applicare il divieto in Irlanda del Nord, perché è molto importante che i giovani di tutto il Regno Unito siano protetti nel modo in cui il disegno di legge si propone”.

Il disegno di legge è già passato alla Camera dei Comuni ed è attualmente in discussione alla Camera dei Lord.

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