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Le Maldive propongono un aumento delle tasse sui vapes

Un’agenzia sanitaria finanziata dal governo delle Maldive ha proposto di aumentare la tassa sui vapes.

L’Agenzia per la Protezione della Salute (HPA) afferma che le tasse aggiuntive imposte su tutti i “prodotti del tabacco” (in cui sono inclusi i vapes) contribuiranno a dissuadere i giovani dal farne uso.

In un articolo intitolato “Salviamo i bambini e i giovani dal tabacco”, pubblicato sul sito web del Ministero della Salute, l’HPA esprime preoccupazione per il crescente uso di vapes e buste di nicotina tra gli adolescenti e i giovani delle Maldive.

Nessuna distinzione tra vapes e sigarette

L’agenzia sostiene la necessità di una normativa che aumenti le tasse sui vapes insieme ai prodotti tradizionali a base di tabacco come le sigarette. I vapes sono inclusi nelle normative delle Maldive sui prodotti del tabacco, nonostante non contengano tabacco e non causino alcuna malattia legata al tabacco.

L’FDA afferma che intende destinare parte delle entrate derivanti dall’aumento delle tasse a “iniziative di controllo del tabacco e di promozione della salute”.

Secondo l’indagine Step 2021-2022, che identifica i rischi legati alle malattie non trasmissibili, i bambini delle Maldive iniziano a usare il tabacco già a otto anni.

Il Global School Health Survey, che si concentra sugli studenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni, indica che alcuni bambini iniziano a fumare prima dei sette anni.

Tuttavia, non sono disponibili dati simili per il vaping.

Costo “significativo” delle malattie legate al tabacco

L’HPA sottolinea che le Maldive spendono 1,8 miliardi di MVR (107 milioni di euro) all’anno per importare 400 milioni di sigarette. Secondo l’HPA, inoltre, si spendono ingenti somme per importare vapes e tabacco utilizzato nei narghilè. Aggiunge che Aasandha, il programma di assicurazione sanitaria universale, sostiene costi sostanziali per il trattamento delle malattie causate dal consumo di tabacco.

I vapes sono inclusi nella normativa delle Maldive sui prodotti del tabacco, nonostante non contengano tabacco e non causino alcuna malattia legata al tabacco.

L’agenzia ha anche chiesto misure per fermare la pubblicità e il marketing dei prodotti del tabacco, prevenire nuove esposizioni e monitorare il commercio del tabacco. L’agenzia si è inoltre espressa a favore di un rafforzamento delle norme che vietano il fumo nei luoghi pubblici per ridurre l’esposizione al tabacco e proteggere i diritti dei non fumatori.

Attualmente le Maldive impongono dazi d’importazione più elevati sui prodotti del tabacco rispetto ad altri beni.

Attualmente è legale svapare alle Maldive, anche se il vaping è generalmente accettato solo nei luoghi in cui è consentito fumare.

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