ETHRA, che rappresenta le organizzazioni dei consumatori di nicotina in Europa, ha scritto ai ministri della salute di tutta Europa, invitandoli a respingere il divieto di aromatizzazione durante la riunione del Consiglio europeo di domani.
L’incontro, riportato per la prima volta da Clearing the Air, discuterà una proposta danese di severe restrizioni sui prodotti con nicotina più sicuri, tra cui il divieto di aromi e prodotti. L’esito della riunione contribuirà a determinare se la Commissione Europea proporrà misure di questo tipo in futuro.
“È improbabile che le misure proposte siano in grado di proteggere i giovani e che, nel complesso, facciano più male che bene”, si legge nella lettera.
“I divieti totali o parziali sulla produzione e sulla fornitura di nuovi prodotti a base di nicotina non impediranno la domanda sottostante di nicotina. Tutti i prodotti con nicotina più sicuri sono in qualche modo aromatizzati (compreso l’aroma di tabacco); pertanto, un divieto sugli aromi è un divieto di fatto”.
L’ETHRA indica tre conseguenze specifiche che un divieto potrebbe avere, tra cui:
1. Si verificherebbe un aumento del fumo a causa della riduzione del passaggio al fumo da parte degli adulti e dell’aumento della ricaduta dal vaping al fumo. Dato che i rischi dei prodotti senza fumo sono una piccola frazione di quelli delle sigarette e dato che ogni anno 700.000 persone muoiono a causa del fumo nell’Unione Europea, è necessario solo un leggero aumento del fumo perché i danni involontari superino di gran lunga i benefici previsti.
2. Il mercato illecito dei prodotti vietati prospererebbe grazie al commercio informale su internet e ai molteplici canali di distribuzione che mettono in contatto utenti e produttori. Questo mercato non sarebbe regolamentato e attirerebbe reti criminali pronte a vendere qualsiasi prodotto illecito a chiunque e di qualsiasi età. Anche se molti prodotti commercializzati illegalmente saranno di alta qualità e fabbricati legittimamente al di fuori dell’UE, ci saranno prodotti a base di nicotina in vendita con informazioni fuorvianti sul prodotto, rischi per la sicurezza e potenza sconosciuta. L’effetto principale sarà quello di escludere le aziende dell’Unione Europea rispettose della legge dalla partecipazione a un mercato regolamentato.
3. I consumatori e i fornitori svilupperanno soluzioni potenzialmente rischiose per contrastare regolamenti invasivi che impediscono l’accesso a prodotti che sono alternative molto più sicure al fumo. Abbiamo già avuto esperienza di questo effetto con gli adattamenti e l’innovazione del mentolo per superare le dimensioni ridotte dei serbatoi e dei contenitori imposti dalla Direttiva sui Prodotti del Tabacco. In futuro, i consumatori potrebbero essere spinti a miscelare i propri liquidi aromatizzati e a venderli ad altri, magari aggiungendo ingredienti pericolosi e miscelandoli in condizioni poco igieniche.
“Ci auguriamo che le ulteriori revisioni della Direttiva sui Prodotti del Tabacco, della Direttiva sulla Pubblicità del Tabacco e della Direttiva sulle Accise del Tabacco siano basate su prove, deliberazioni e consultazioni significative” conclude la lettera.
“Si tratta di direttive importanti che possono avere conseguenze letali o salvavita per i cittadini europei. Non dovremmo iniziare la loro revisione con risultati preordinati che si basano su dati deboli o fuorvianti”. prove”.
