Gli accademici e gli attivisti per la salute pubblica hanno criticato la copertura di un recente studio che collega il vaping a danni al DNA simili a quelli che causano il cancro nei fumatori.
I titoli che collegano il vaping al cancro, pubblicati da Sky News e dal Guardian, sono stati subito smentiti dal Cancer Research UK, che ha sottolineato come lo studio non dimostri che il vaping provochi il cancro.
“Se fumavi e usi il vaping per smettere di fumare, la cosa più importante è non tornare a fumare”, afferma Cancer Research, “quindi, se stai pensando di smettere di fumare, assicurati di farlo solo se pensi che non ricomincerai a fumare”.
“Poiché il vaping non è privo di rischi, è importante che i bambini e le persone che non hanno mai fumato non inizino a svapare. Al contrario, decenni di ricerche hanno dimostrato gli effetti nocivi del fumo, che nel Regno Unito uccide una persona ogni cinque minuti. Le ricerche condotte finora hanno dimostrato che le sigarette elettroniche sono molto meno dannose del fumo e possono aiutare le persone a smettere”.
Anche altri esperti di cancro sono intervenuti, fornendo un contesto più ampio alla copertura fuorviante.
“La rivista Cancer Research è una rivista di alta qualità, ma dal punto di vista epidemiologico questo studio non porta alle conclusioni che gli autori sostengono, con una sostanziale debolezza nell’analisi fumo/vapore”, ha dichiarato il professor Peter Shields, professore emerito di oncologia medica presso l’Ohio State University,
“Gli autori riportano dati inediti, ma ci sono limitazioni sostanziali che non vengono menzionate nel manoscritto”.
“I dati non sono sufficienti per commentare i danni a lungo termine associati all’uso delle sigarette elettroniche, o qualsiasi associazione di tali cambiamenti con il rischio di sviluppare il cancro”, ha aggiunto il dottor Mangesh Thorat, lettore onorario presso la Queen Mary University of London,
