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Un’importante relazione dimostra che l’uso di nicotina NON porta a malattie legate al tabacco

Un nuovo rapporto di riferimento – No Smoke, Less Harm” (Niente fumo, meno danni) – dimostra che l’uso di nicotina NON porta a malattie legate al tabacco. 

Lo studio dimostra che la Svezia ha tassi di decessi e problemi di salute legati al tabacco nettamente inferiori rispetto ad altre nazioni europee, nonostante livelli simili di assunzione di nicotina.

In Svezia, un adulto su quattro fa uso di nicotina ogni giorno, come in tutta Europa. Tuttavia, il paese scandinavo registra un’incidenza del 41% inferiore di cancro ai polmoni e meno della METÀ dei decessi legati al tabacco rispetto a 24 su 26 paesi europei.  

L’impatto positivo delle alternative alla nicotina

Questo netto contrasto è attribuito alla diffusa adozione di prodotti a base di nicotina senza fumo come il tabacco da fiuto, le buste di nicotina e i vapes.

“Questa distinzione tra il fumo e l’uso di prodotti senza fumo è fondamentale”, afferma il Dr. Karl Fagerström, esperto di salute pubblica e collaboratore del rapporto.

“La nicotina crea dipendenza, ma non provoca le gravi malattie associate al fumo. I nostri risultati sono a favore di uno spostamento dell’attenzione dalla cessazione alla sostituzione con alternative meno dannose per chi non riesce a smettere completamente”.

Presto sarà una nazione “libera dal fumo

Sessant’anni fa, il 49% degli uomini svedesi fumava sigarette. Entro il 2022, l’agenzia svedese per la salute pubblica ha dichiarato che solo il 5,6% degli adulti svedesi continuerà a farlo. Quando questa percentuale raggiungerà il 5%, la Svezia sarà ufficialmente dichiarata una nazione “libera dal fumo” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Il nuovo rapporto, presentato questa settimana in occasione di un evento dal gruppo di difesa della salute globale Smoke Free Sweden, mette a confronto i tassi di consumo di nicotina e le diverse malattie legate al tabacco in Svezia con quelli di altri Paesi. Il rapporto rileva in modo categorico che l’uso di nicotina NON è un fattore che incide sui problemi di salute legati al tabacco.

“Nonostante le diffuse percezioni errate, la nicotina non causa il cancro e ha un contributo minimo, se non nullo, alle malattie legate al tabacco”, si legge.

Il rapporto aggiunge che “ci saranno sempre persone che desiderano consumare nicotina, come coloro che consumano caffeina” e che permettere ai consumatori di utilizzare la nicotina in modi meno rischiosi “salverà milioni di vite”.

Il modo in cui si consuma la nicotina è fondamentale

Secondo il rapporto, ciò che influisce sulla salute dei consumatori è il modo in cui si consuma la nicotina. Mentre l’uso di prodotti alternativi come il tabacco da fiuto non comporta rischi significativi, il fumo è legato a un’elevata incidenza di decessi e malattie.

Le misure proattive della Svezia nell’ambito dell’educazione alla salute pubblica e dei quadri normativi hanno incoraggiato la transizione verso alternative alla nicotina senza fumo. Questo ha avuto un impatto significativo sui risultati in termini di salute pubblica.  

Il rapporto conclude che altre nazioni potrebbero vedere riduzioni simili e drammatiche dell’impatto del tabacco sulla salute se adottassero alternative alla nicotina. 

Si legge: “Ad oggi, ogni anno quasi otto milioni di persone muoiono a livello globale a causa di malattie legate al tabacco (in gran parte alla combustione). Ciò evidenzia un’enorme opportunità per la salute pubblica, in termini di numero di vite che potrebbero essere salvate se i fumatori passassero a prodotti meno rischiosi”. 

Imparare dalla storia di successo della Svezia

I primi progressi della Svezia nella riduzione del tasso di fumo sono stati favoriti dall’uso tradizionale del tabacco da fiuto, un prodotto orale senza fumo. L’introduzione di moderne alternative senza tabacco, come il vaping nel 2015 e le buste di nicotina orale di nuova generazione nel 2018, ha accelerato questi progressi. Di conseguenza, il tasso di fumo in Svezia è crollato di ben il 55% nell’ultimo decennio.

Il Dr. Fagerström ha dichiarato: “L’esperienza svedese dimostra che comprendere e affrontare le percezioni errate del pubblico sulla nicotina può portare a politiche sanitarie che proteggono e informano meglio i consumatori”.

Questo rapporto è anche un invito all’OMS e alle comunità sanitarie mondiali a riconoscere che sono i prodotti della combustione a causare danni ai fumatori, e non la nicotina in sé. 

Il rapporto chiede ai responsabili politici di 

  • Aumentare la consapevolezza e l’adozione della THR (riduzione del danno da tabacco).
  • Impiega il principio “Niente fumo, meno danni”. Questo significa distinguere tra prodotti fumati e prodotti senza fumo.
  • Adottare un quadro normativo per le alternative alla nicotina che sia pertinente al loro rischio per la salute.
  • Agisci per eliminare la disinformazione sulla nicotina. 
  • Costruire più prove sulla THR attraverso la ricerca.

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