La Danimarca si appresta a limitare l’intensità massima delle bustine di nicotina a soli 9 mg.
Attualmente non esiste un limite massimo alla quantità di nicotina consentita nelle buste, un prodotto senza tabacco che viene inserito tra il labbro e la gengiva.
Ma il governo danese si sta ora consultando su un ordine esecutivo che renderebbe illegale la vendita di bustine di nicotina con un dosaggio superiore a 9 mg.
Si prevede inoltre di inasprire le regole sul confezionamento dei vapes e di altre alternative alla nicotina e di vietare gli aromi dolci. Le confezioni dovranno essere “neutre e standardizzate” e non dovranno essere commercializzate con aromi e/o fragranze, ad eccezione del tabacco e del mentolo.
Il Ministro degli Interni e della Salute Sophie Løhde ha dichiarato: “Nel giro di pochi anni, le bustine di nicotina sono diventate popolari tra i bambini e i giovani, che possono entrare in possesso di bustine con alte concentrazioni di nicotina, che possono creare dipendenza.
“Sono particolarmente sensibili alla nicotina e sono più esposti perché il loro cervello non è ancora completamente sviluppato. Abbiamo quindi una responsabilità speciale nel proteggere i bambini e i giovani dagli effetti nocivi dei prodotti a base di nicotina.
“Ora fissiamo un limite alla quantità di nicotina che può essere contenuta nei sacchetti di nicotina, e allo stesso tempo vietiamo i prodotti con nicotina dai sapori dolci che attraggono i bambini e i giovanissimi”.
Una botta per i fumatori che vogliono smettere di fumare
Tuttavia, i sostenitori dello svapo e le campagne antifumo sostengono che la definizione di un limite così severo per l’intensità della nicotina nelle buste priverà i fumatori di un’alternativa molto meno dannosa.
Michael Landl, direttore della World Vapers’ Alliance, ha dichiarato su X: “La Danimarca ha intenzione di limitare le buste di nicotina a 9 mg, privando i fumatori di un’alternativa molto meno dannosa con un profilo di rischio simile alle NRT [Nicotine Replacement Therapies].
“Questo limite così basso rischia di scoraggiare il passaggio al fumo e danneggia il progresso della salute pubblica. È una politica sbagliata, dannosa per i fumatori”.
Attenzione alle conseguenze indesiderate
In risposta alla consultazione, l’attivista per la riduzione dei danni da nicotina Clive Bates ha affermato che il limite potrebbe innescare conseguenze indesiderate, come un’impennata dei tassi di fumo e un boom del mercato nero.
Ha dichiarato: “Vorrei commentare le proposte di limitare il contenuto di nicotina delle buste di nicotina. A mio parere, questi prodotti promettono lo stesso tipo di guadagno in termini di salute pubblica che si è avuto con l’uso del tabacco da fiuto in altri paesi nordici come alternativa al fumo di sigaretta, sia per i fumatori che desiderano smettere sia come diversivo all’abitudine di fumare.
“L’uso dello snus è una forma di consumo di nicotina a basso rischio, ma le buste di nicotina sono probabilmente ancora più a basso rischio e si avvicinano alla terapia sostitutiva della nicotina. L’Unione Europea ha vietato il tabacco da fiuto (tabacco orale) nel 1992 e ha negato agli Stati membri dell’UE, oltre alla Svezia, questa opportunità di salute pubblica per oltre tre decenni.
“Questo errore non deve essere ripetuto per le bustine di nicotina attraverso un divieto o una regolamentazione eccessiva che le rende inefficaci come alternativa alle sigarette. Per questo motivo, ritengo che il limite proposto di 9 mg per busta sia troppo basso e che scatenerà una serie di potenziali conseguenze indesiderate: aumento del fumo, commercio illegale e soluzioni alternative”.
“Raccomando di fissare un limite iniziale di nicotina a 20 mg per sacchetto, con la possibilità di ridurlo ulteriormente se non si verificano conseguenze indesiderate rilevanti a seguito della sorveglianza del mercato”.
