Una fuga di notizie ha rivelato che la Commissione Europea sta preparando una serie di proposte sulle buste di nicotina che potrebbero ridefinire l’approccio dell’UE alla riduzione dei danni da tabacco. I documenti suggeriscono misure molto più restrittive rispetto alle attuali indicazioni dell’OMS, con gravi implicazioni per la salute pubblica in tutta Europa.
Cosa sta valutando la Commissione
Le fonti indicano diverse misure in fase di discussione:
- Un divieto totale sulle bustine di nicotina, eliminando una delle alternative più efficaci al fumo.
- I divieti di aromi di ampia portata per i prodotti a base di nicotina e tabacco, che compromettono l’interesse di abbandonare le sigarette.
- Disposizioni legali che invertono l’onere della prova, esponendo produttori e rivenditori a responsabilità penali e azioni collettive.
- Restrizioni ambientali che potrebbero mettere al bando i filtri, la plastica monouso e persino i componenti utilizzati negli involucri delle buste.
- Il divieto di reclami comparativi, che impedisce ai consumatori di ricevere informazioni accurate sulle differenze di rischio.
Non si tratta di un inasprimento delle regole ai margini. Si tratta di una svolta proibizionista che rischia di cancellare anni di progressi nella riduzione del tasso di fumo.
Perché questo è importante per la riduzione del danno
Le buste di nicotina, come lo snus prima di loro, sono state fondamentali per aiutare i fumatori ad abbandonare i prodotti combustibili. Il successo della Svezia nel ridurre la diffusione del fumo ne è l’esempio più evidente. Anche altri Stati membri, come l’Italia e la Repubblica Ceca, hanno riconosciuto il valore della riduzione del danno.
Le proposte della Commissione farebbero il contrario. Spingerebbero le persone a tornare alle sigarette, aumenterebbero il peso delle malattie legate al fumo e consegnerebbero il mercato al commercio illegale. Anche la stessa Commissione ha ammesso che sono necessarie ulteriori prove indipendenti prima di affrettare una regolamentazione di questa portata. Tuttavia, la bozza mostra un pacchetto già in corso, costruito sulla cautela politica piuttosto che sulla valutazione scientifica.
Il cammino verso la COP-11
Le proposte dovrebbero far parte della posizione dell’UE alla COP-11 che si terrà in Svizzera a novembre. Se verranno adottate, stabiliranno la direzione per gli anni a venire. I ministri dovranno decidere se l’Europa abbraccerà la riduzione dei danni basata su dati concreti o se ripiegherà su divieti e restrizioni che mettono a rischio vite umane.
Cosa deve succedere
- Gli Stati membri devono esaminare le prove e respingere le misure che minano la salute pubblica.
- I ricercatori, i consumatori e la società civile non devono essere messi da parte in negoziati chiusi.
- La politica dovrebbe basarsi su una scienza indipendente, non sulla paura o sull’ideologia.
Se l’UE sceglierà la proibizione piuttosto che la riduzione del danno, non si tratterà solo di una battuta d’arresto politica. Significherà che un maggior numero di fumatori continuerà a consumare la forma più pericolosa di nicotina e che ci saranno più morti da prevenire.
