Il commissario della FDA Marty Makary ha affermato che “fino a un quarto o più” dei bambini statunitensi “usano regolarmente” i vapes, ma i dati dell’agenzia stessa indicano una percentuale di appena il 5,9%.
La statistica gonfiata è arrivata mentre Makary si è occupato della più grande retata di vape nella storia degli Stati Uniti, un sequestro da 90 milioni di dollari (77,2 milioni di euro) di vapes di produzione cinese a Chicago, che ha definito un problema di sicurezza nazionale. “Dobbiamo farlo quando un quarto o più dei bambini della nazione fa regolarmente uso di un prodotto che crea dipendenza”, ha dichiarato.
Ma i dati reali – provenienti dall’indagine nazionale sul tabacco giovanile 2024 della FDA – mostrano che il consumo regolare tra i giovani delle scuole superiori è sceso al livello più basso degli ultimi cinque anni. Questa discrepanza ha riacceso le critiche sul fatto che l’agenzia stia alimentando il panico morale mettendo da parte la scienza e i fumatori adulti che cercano alternative più sicure.
Giro di vite e contraddizioni
Makary ha fatto della lotta ai “prodotti cinesi illegali” una priorità assoluta, avvertendo che il commercio è “radicato nella criminalità organizzata” e che l’85% dei vapes venduti nei negozi statunitensi sono illegali. Tuttavia, l’applicazione della legge è stata accompagnata da un drastico rifiuto delle richieste di commercializzazione da parte dei produttori legittimi di vape negli Stati Uniti, congelando di fatto il mercato legale e regolamentato.
Ci sono circa 7.000 prodotti di vaping venduti a livello nazionale; solo 39 sono stati autorizzati dalla FDA.
Ex agenti federali hanno dichiarato a 7News che la scarsa applicazione delle norme portuali ha permesso il “port shopping”, in cui le spedizioni respinte in un molo entravano semplicemente da un altro. Makary ha detto che prima del giro di vite “era uno scherzo. Ridevano di noi”.
Le piccole imprese reagiscono
Mentre l’FDA annuncia sequestri record, le aziende di svapo americane indipendenti stanno lottando per la sopravvivenza in tribunale. Il 30 settembre, una coalizione composta da White Cloud, Vertigo Vapor, Breeze Smoke e altri ha presentato un ricorso congiunto alla Corte d’Appello del Quinto Circuito, contestando i “Marketing Denial Orders” (MDO) di massa dell’agenzia.
Essi sostengono che la FDA ha illegittimamente respinto le richieste senza una completa revisione scientifica, imponendo una nuova regola di “efficacia comparativa” che richiede la prova che i vapes aromatizzati aiutino i fumatori a smettere più di quelli al tabacco. Ciò equivale di fatto a un divieto di utilizzo degli aromi.
La causa fa riferimento anche a note interne che dimostrano che i prodotti al mentolo e persino a zero nicotina sono stati automaticamente negati, nonostante non rientrino nelle competenze legali della FDA. I firmatari affermano che questi prodotti sono utilizzati dagli adulti che stanno smettendo di fumare nicotina e che l’agenzia ha ignorato i dati reali che dimostrano che l’uso dei loro prodotti da parte dei giovani è minimo.
